domenica

Domenica di Passione o delle Palme

E’ la domenica che precede la Settimana Santa e la Pasqua: cuore del Mistero Cristiano; in essa la Chiesa celebra il trionfale ingresso di Gesù in Gerusalemme, osannato dalla folla che lo salutava agitando rami di palma (Giovanni 12,12-15). Celebrazione nata nel IVsec. a Gerusalemme, dove si volle riprodurre e rivivere il fatto evangelico, attraverso la partecipazione attiva dei fedeli. Rito che si diffuse poi in tutto il mondo cristiano. E’ chiamata “Domenica di Passione” perché nella liturgia della Parola viene proclamata la Passione di Gesù, secondo uno dei sinottici. La folla grida “osanna” e stende mantelli al passaggio di Gesù; un “evviva” breve, che, ben presto, si tramuta in urlo maledetto:“Sia crocifisso!”. Per lui la pena di morte. Venduto, schiaffeggiato, insultato, deriso, giudicato e condannato a morte ignominiosa; la crocifissione era il patibolo degli schiavi, dei delinquenti, degli omicida. E’ l’ora del dramma della passione, ma è anche l’ora dell’esaltazione dell’amore; Gesù accetta liberamente questo supplizio, per dirci, dall’alto della croce, in modo palpabile, tutto l’amore che Dio ha per noi. Non ha altra strada, qualunque altro gesto avrebbe dato un’idea non vera di Dio. In questa settimana santa, vogliamo fermarci e restare davanti a Gesù crocifisso, partecipi, almeno un poco, della sua agonia; per recepire come questa agonia continua oggi e si protrae fino alla fine dei tempi; Gesù è crocifisso, in molti, troppi nostri fratelli, in ogni parte del mondo. Restiamo in silenzio, per imparare ad abitare la croce, le infinite croci dell’umanità, ad abbracciare col cuore ogni fratello sofferente, carne dolorante di Cristo. Il colore liturgico proprio della Domenica delle Palme è il rosso, simbolo di amore, passione, sangue e martirio. La composizione floreale, realizzata con foglie di palma chamaerops, di sterlizia e di quercia, insieme a rose rosse, richiama, con la sua bellezza, l’incanto, e la preziosità del mistero che celebriamo.

a cura di suor Maria Giorgia Mana


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