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Speciale " Avvento "

La corona di Avvento è una tradizione popolare e familiare nata nelle comunità evangeliche del Nord Europa nella prima metà dell’Ottocento. Un secolo dopo si trova anche in tante famiglie cattoliche come manifestazione della pietà popolare (cf Direttorio su pietà popolare e liturgia, 98). La corona di Avvento non è presente nei libri liturgici. Può essere, tuttavia, un utile strumento anche in chiesa per una più attiva partecipazione alla liturgia, soprattutto per i più piccoli, purché questo elemento popolare non sia circondato da una ritualità così amplificata da prendere il sopravvento sui riti liturgici. Le domande poste sono legittime e le risposte, più che nelle norme, si trovano nel buon senso e nel buon gusto, non senza un minimo di formazione liturgica. 1. Il luogo originario e anche oggi più opportuno continua a essere l’ambiente familiare. Poiché in questi ultimi anni la tradizione si è diffusa spontaneamente anche in molte chiese, riteniamo che il luogo più opportuno per collocare eventualmente la corona sia presso l’ambone, da dove la Parola di Dio qualifica le quattro domeniche che preparano al Natale. 2. Nulla vieta che si usino candele secondo il colore liturgico, ma è preferibile lasciare alle candele il loro colore naturale, rispettando ed evidenziando il loro fondamentale significato simbolico che è la fiamma. La tradizione popolare prevede quattro candele in riferimento alle quattro domeniche di Avvento. Il Natale ha altri segni e aggiungere una quinta candela alla corona sarebbe una inutile sovrapposizione e una corruzione dell’identità originaria di questo elemento. 3. Poiché è un segno dell’Avvento, non occorre lasciarla anche durante il tempo di Natale, perderebbe infatti la forza del suo significato. 4. Se la corona è collocata accanto all’ambone in riferimento all’ascolto della Parola, essa assumerebbe pienezza di senso se fosse accesa per la liturgia della Parola. Chiunque può compiere questo gesto. Tuttavia se fosse compiuto da qualche rappresentante dei vari gruppi catechistici sarebbe assai significativo in relazione al loro particolare cammino incontro a Cristo. Attingere la fiamma dall’altare è certamente meglio che usare un fiammifero o un accendino.

Parrocchia San Pio X Guspini

La corona è stata rinnovata per ogni domenica d'Avvento Daniela e Maria Laura Volontarie per l'arte floreale al servizio della Liturgia

Quarta Domenica di Avvento - Parrocchia San Pio X - Guspini

Terza Domenica di Avvento - Parrocchia San Pio X - Guspini

Seconda Domenica di Avvento - Parrocchia San Pio X - Guspini

Prima Domenica di Avvento - Parrocchia San Pio X - Guspini

AVVENTO SCHEDA DESCRITTIVA L'IDEA - L'idea è nata dall'esigenza di sottolineare, per mezzo della fioritura, lo scorrere delle domeniche di avvento in modo che, ogni domenica, ci fosse qualcosa di diverso a catturare maggiormente l'attenzione dei bambini e ragazzi del catechismo. La lettura del brano del profeta Isaia: (Isaia 11,): «Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici», ha suggerito la fioritura e la sua collocazione davanti alla mensa, visibile già dall'ingresso nella chiesa; Lo spunto è stato offerto da una fioritura realizzata da Daniela Canardi. Dal tronco di un vecchio ulivo, utilizzato per simboleggiare il tronco di Iesse, sono state ricavate quattro fette, una per ciascuna domenica di Avvento. La prima domenica è stata fiorita solo una fetta di tronco: le domeniche successive via sono state fiorite tutte fino ad averle fiorite tutte e quattro. A tre delle fette è stata affiancata una candela con nastro del colore liturgico viola, la quarta ha la candela di colore rosa: è questo il colore liturgico della terza domenica, che viene detta domenica “gaudete”, cioè gioite. La fioritura è semplice: il verde fa riferimento al germoglio, il bianco sarà il colore del Natale. Il giglio fa riferimento alla regalità di Gesù. Per venire incontro alle richieste della comunità, che riteneva troppo sobria la fioritura, dalla terza domenica si è realizzato un "prato", con l'aggiunta di vasetti di fiori violetti e naturalmente fiori rosa e bacche di "roveto ardente". Daniela e Maria Laura Volontarie per l'arte floreale al servizio della Liturgia Parrocchia San Pio X in Guspini