lunedì
Giornata della vita consacrata ( REALIZZATE DA Suor Giorgia Mana )
In questo anno dedicato da Papa Francesco alla Vita Consacrata, la Giornata del
2 febbraio, festa della Presentazione di Gesù al Tempio, assume un valore tutto nuovo.
Un clima di gioiosa partecipazione ci accoglie intorno all'altare del Signore, per celebrare la memoria della nostra chiamata e della nostra risposta; per dire grazie e consegnare a Dio i nostri desideri di piena adesione agli orientamenti e ai nuovi orizzonti che Francesco apre nella sua Lettera apostolica ai consacrati. Come un Pastore egli annulla le distanze e si fa vicino per indicarci, in questo oggi di crisi e stravolgenti cambiamenti, la strada da seguire, le urgenze e le priorità da evidenziare. L'invito a rivedere il passato con riconoscenza a Dio e ai Fondatori, a vivere il presente con passione e a preparare un futuro di trasformazione e di speranza, ci ha sorpresi e conquistati. Il Papa si attende che la nostra vita lasci trasparire la gioia, quella gioia che viene dalla bellezza di vivere il vangelo di Gesù, dall'annuncio, dalla testimonianza e dalla profezia. Una profezia capace di “risvegliare il mondo”, di affascinarlo, con l'attenzione ai suoi bisogni, contraddizioni e smarrimenti. Il profeta riceve da Dio la capacità di scrutare la storia e di interpretare gli avvenimenti; la capacità di discernimento e di denuncia del male, delle ingiustizie, della corruzione, degli abusi, perché il profeta è libero e non deve rispondere ad altri padroni se non a Dio. Essere profeti significa assumere un compito di grande responsabilità e di grande impegno, disposti a pagare di persona senza sconti. Ma questo non deve fare paura perché Dio è con noi. (Ger 1,8). Siamo certi che, l'anno dedicato alla vita consacrata, sarà un tempo di Dio ricco di grazia, di conversione e di vitali trasformazioni.
La composizione floreale, preparata con fiori bianchi, parla di bellezza, di vita e di movimento. Vuole simboleggiare il nuovo stile di vita che ci attende, il cammino verso le periferie del mondo, lontane e vicine; le periferie interiori di chi cerca speranza, senso, risposte alle domande profonde, alla fame dello spirito.
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