Con la I°domenica di Avvento la Chiesa inizia il nuovo Anno liturgico.
Nel rito Romano, l'Avvento abbraccia un tempo che dura quattro settimane, le
quali precedono il Natale e lo preparano.
E' tempo di attesa e di speranza nel Signore che viene oggi e che verrà
alla fine dei tempi.
La Comunità cristiana celebra, nella liturgia, il grande Mistero
dell'Incarnazione di Gesù. Il Verbo di Dio entra nella nostra storia prendendo
un corpo, come il nostro, da Maria, una mamma come la nostra. Abita un grembo
intessuto di silenzio e di amore. Lì si fa carne umana, perché l'umanità tutta
divenga “Carne” di Dio. Dice Gesù: ...quello che avete fatto a uno di questi piccoli l'avete fatto a me. Che
significa: ciò che tu riservi al piccolo, al povero, al forestiero, al
migrante, al disabile, al malato... lo fai a me.
In questa
vigile e pressante attesa, vogliamo aprire il nostro cuore alla Parola di Dio e
all'attenzione all'altro. Vogliamo lasciare che il grido di dolore, di tanti
nostri fratelli e sorelle sofferenti e perseguitati da odio, guerra e violenza,
entri nella nostra esistenza, pervada la nostra anima e la apra allo Spirito,
perché ci renda capaci di solidarietà, di opere di misericordia, di gesti
generosi per alleggerire il dolore e l'enorme peso della vita a cui sono
sottoposte intere popolazioni del nostro pianeta.
La composizione verticale, preparata con pochi fiori e qualche elemento
vegetale di stagione, presenta il primo cerone, che corrisponde alla prima
domenica di Avvento.
In seguito potranno essere aggiunti gli altri, i quali verranno
disposti per terra, tra rami di pino.
Vieni, Signore ! Vieni, porta il tuo cielo sulla terra sconvolta e senza pace.
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