“In Maria, vergine e
madre, hai stabilito la dimora del tuo Verbo”
La fioritura liturgica
nella Solennità di Maria Santissima, Madre di Dio
Se
il Tempo d’Avvento segna l’inizio dell’anno liturgico, in cui la centralità è
rappresentata dalla Pasqua del Signore, l’anno liturgico comincia con la Solennità
di Maria Santissima, Madre di Dio. Sotto la protezione materna di Maria l’uomo
continua il suo cammino verso il Signore presente in mezzo a noi, affidandosi
alla premurosa intercessione di Colei che - come recita il Prefazio I della
Beata Vergine Maria - per opera dello Spirito Santo ha concepito il suo
unico Figlio e sempre intatta nella sua gloria verginale, ha irradiato sul
mondo la luce eterna: Gesù Cristo nostro Signore!
Non
vi è dubbio alcuno che il colore liturgico di questa solennità è lo stesso che
in generale ritroviamo per tutto il Tempo di Natale: il bianco, appunto.
Partendo proprio da questo punto fermo possiamo svolgere alcune considerazioni
sulle nostre fioriture con le quali esprimere nelle nostre celebrazioni la
bellezza di queste giornate. Come già ampiamente detto, quando la liturgia
prevede il colore liturgico bianco, le nostre fioriture seguiranno - in linea
di massima - questa precisa indicazione. Sarebbe davvero fuorviante fiorire le
nostre aule liturgiche con altri colori, soprattutto quelli previsti in altri
tempi e celebrazioni dalla liturgia! E’ evidente che in celebrazioni
particolari, quali ad esempio il Santo Natale, ma anche l’Epifania, a motivo della
particolare importanza e dell’esplicito riferimento alla luce, potremmo
utilizzare il bianco insieme al giallo, colore - quest’ultimo - che in maniera
naturale ben sostituisce e rappresenta l’oro, lo splendore, la brillantezza.
Facendo però una particolare attenzione: il colore predominante rimane sempre
il bianco e oltretutto altri eventuali colori che inseriamo, magari per la
fioritura di transizione, devono necessariamente essere costituiti da fiori
piccoli e di minore quantità, altrimenti l’occhio sarà attratto dalla loro
presenza e il colore bianco perderebbe la sua centralità. Alcuni spesso
associano il Natale al colore rosso, giustificando poi la presenza di questo colore
con la passione di Cristo. Certamente il mistero della incarnazione, passione,
morte e resurrezione del Signore è sempre presente in ogni celebrazione di ogni
momento liturgico, ma questo non significa che debba essere - sempre e comunque
- rappresentato nella fioritura; difatti, la delicatezza del linguaggio
liturgico espresso dai fiori non può e non dovrebbe essere stravolta da
aggiunte arbitrarie di colori e il colore liturgico non dovrebbe essere
stravolto e disatteso con tanta disinvoltura e leggerezza! Altri ancora, in
occasione delle celebrazioni mariane, inseriscono elementi floreali nelle varie
tonalità dell’azzurro, alludendo al colore celeste; come noto la liturgia
prevede il bianco nelle solennità e feste mariane, non certo il celeste che
invece si afferma soprattutto nella devozione popolare. Anche in questo caso
dunque, se proprio si decide di inserire elementi floreali nelle tonalità
dell’azzurro, che siano almeno fiori naturali e non spruzzati con vernici o
ottenuti facendo bere al fiore liquidi blu, e comunque sempre nel rispetto di
quel criterio della proporzione che assegna al colore bianco della celebrazione
la predominanza. Diverso invece è il discorso per le fioriture in cui vengono
usati diversi colori al fine di esprimere la Chiesa in festa: in questo caso il
criterio che guida la composizione non è più il colore liturgico, ma la
comunione festosa dei figli di Dio. Sarà nostra cura evitare che la scelta
“multicolore” non sia orientata verso una tinta che possa in qualche modo far
sorgere dubbi sul colore liturgico della giornata (come succederebbe, ad
esempio, in una composizione che usa le tonalità dal rosa al viola, o
dall'arancio al rosso).
Riguardo
invece al tipo di fioritura da realizzare, come al solito saremo attenti allo
stile della nostra aula liturgica, ai luoghi liturgici significativi per quella
particolare celebrazione, ai contenitori, al materiale che abbiamo a
disposizione e soprattutto alla Liturgia della Parola. Non dobbiamo infatti mai
dimenticare che le nostre composizioni vorrebbero essere delle “omelie
floreali” che accolgono il credente e lo conducono alla mensa della Parola e
del Pane. In linea generale consigliamo, soprattutto ai meno esperti e a quelli
che non hanno avuto la possibilità di frequentare un corso di arte floreale per
la liturgia, di attenersi il più possibile alle forme e alle composizioni
classiche proposte dall’arte floreale; tutta la nostra fantasia e creatività
floreale ben venga, ma dopo aver ben compreso e assimilato le tecniche sottese
alle varie composizioni floreali.
Ricordiamoci
infine di non esagerare nella spesa per la fioritura, facendo memoria che
Cristo è presente nella carne dei poveri e il nostro primo impegno è la carità!
Tornando dunque alla nostra Solennità
di Maria Santissima Madre di Dio, che ci ha permesso di fare un po’ una breve
sintesi dell’intero periodo di Natale, non ci rimane che seguire i seguenti
passaggi:
-
meditare
la liturgia della Parola prevista per questa giornata (Nm 6,22-27; dal Sal
66[67]; Gal 4,4-7; Lc 2,16-21) e le orazioni indicate dal Messale;
-
riflettere
e collocare la celebrazione nel contesto del Tempo di Natale che stiamo
celebrando;
-
-individuare
i luoghi liturgici che riteniamo opportuno fiorire;
-
verificare
il materiale che abbiamo a disposizione (fiori, foglie, rami, contenitori ecc);
-
scegliere
la composizione floreale che vogliamo realizzare;
-
raccoglierci
in preghiera prima di iniziare il nostro servizio.
Augurando
a tutti di poter celebrare e vivere nella propria vita il dono del Signore
fatto uomo in mezzo a noi, invochiamo la potente intercessione di Maria Santissima,
Madre di Dio e a lei ci affidiamo con fiducia:
Beata tu, o Maria, figlia di poveri,
divenuta madre del Signore dei re.
Nel tuo seno ha abitato colui
della cui lode sono pieni i cieli.
Beato il tuo petto che l’ha nutrito
con amore,
la tua bocca che lo ha ninnato
e le tue braccia che l’hanno stretto.
Tu sei stata un carro per portare un
Dio di fuoco!Amen.
(Efrem il Siro)
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