Nella
quarta Domenica di Quaresima, Domenica in Laetare, la Chiesa si
raccoglie per incontrare Cristo luce di ogni uomo: è lui che viene mandato da
Dio per compiere la sua volontà. L’umanità, come il cieco nato, vive nelle
tenebre, schiava del peccato e l’incontro col Cristo è liberante, capace di far
cadere le tenebre e le catene di ogni dubbio, di ogni mancanza e di ogni
disperazione. La testimonianza di fede del cieco nato, che trova in Gesù il
dono della salvezza, diventa un invito di salvezza per tutto il popolo di Dio capace
di rispondere alla chiamata e recuperare la sua fede. In tal modo il credente,
ascoltando la Parola e partecipando all’eucaristia, è chiamato alla luce
mediante l’acquisizione a figlio di Dio. L’evento compiuto allora per il cieco
nato è per ogni uomo ed oggi si compie per noi quell’evento. In questa giornata
al catecumeno viene presentato il cero pasquale: è spento ma si accenderà! Un
po’ come la nostra gioia: ancora non è piena, ma lo sarà nell’evento della Pasqua!
Quale fioritura?
La
sobrietà che caratterizza ogni nostra composizione, e che a maggior ragione
sarà evidente in questo tempo di Quaresima, ci suggerisce ancora una volta una
fioritura semplice, capace di non stravolgere il clima penitenziale del tempo
ma, al contempo, di annunciare quel velo di letizia che pervade la liturgia di
oggi: siamo infatti nella IV Domenica di Quaresima, domenica in Laetare!
Il colore liturgico viola proprio del tempo offre oggi la possibilità di
utilizzare il rosaceo, proprio per esprimere anche col colore dei paramenti questo
sprazzo di gioia che non intende sviare dal cammino quaresimale, ma tenere
accesa la luce della speranza. Quel rosaceo allora, che consigliamo vivamente
di utilizzare, sostiene il nostro cammino quaresimale e ci conforta come una
sorta di anticipo della luce pasquale verso la quale siamo proiettati in quanto
figli di Dio. La nostra composizione floreale oggi potrà quindi avere la presenza
di fiori, possibilmente nel colore liturgico del tempo: suggeriamo il viola,
magari spezzato col rosaceo (colore del giorno) e col bianco. Una composizione
dunque semplice, ma fiorita, che potrebbe eventualmente essere inserita nel
contesto delle altre composizioni vegetali che abbiamo realizzato nelle scorse
settimane. Ricordiamoci che il viola è un colore freddo e dunque è preferibile
non utilizzarlo per quei fiori che andranno a comporre il punto focale,
altrimenti la nostra fioritura, specie se vista da lontano, apparirà con una
sorta di vuoto al centro. Se utilizziamo il viola, il rosaceo e il bianco potrebbe
essere una buona idea scegliere il rosaceo per il punto focale, fiori bianchi e
piccoli per la transizione, e fiori viola/violacei per la struttura; il verde
come al solito completerà il tutto (si consiglia di usare, se disponibile,
qualche rametto di pittosphoro variegato: il suo verde chiaro screziato di
bianco ben si integra e amalgama con una fioritura con questa tonalità). A
motivo dell’incontro di Gesù luce delle genti, possiamo valorizzare la presenza
di candele e luci, sempre facendo attenzione a non scadere nell’allegoria, ma
rendendo questi elementi parti integranti della composizione. Se invece abbiamo
scelto di aggiungere un cero viola per ogni settimana di Quaresima, possiamo
valutare l’idea di aggiungerne oggi uno di colore rosaceo. Faremo particolare
attenzione alla custodia eucaristica: sarebbe opportuno oggi realizzare due
composizioni (quella della Domenica e quella accanto al tabernacolo) nello
stesso stile e utilizzando gli stessi fiori ed elementi vegetali.
Colletta
Deus, qui per Verbum tuum
humàni genéris reconciliatiònem mirabìliter operàris,
praesta, quaesumus, ut pòpulus christiànus
prompta devotiòne et àlacri fide
ad ventùra sollémnia vàleat festinàre.
O Padre, che per mezzo del tuo Figlio
operi mirabilmente la nostra redenzione,
concedi al popolo cristiano
di affrettarsi con fede viva e generoso impegno
verso la Pasqua ormai vicina.
Collette alternative:
- Dio, Padre della luce, apre i nostri occhi con la grazia dello
Spirito e ci fa vedere Gesù quale vera
luce.
- I morsi del maligno non possono prevalere sui
credenti che si convertono al Figlio innalzato sulla croce e si lasciano amare.
- Dio, Padre buono, accoglie i suoi figli pentiti, li
ricopre di splendide vesti e li invita alle nozze dell’agnello.
Sui doni
Ti offriamo con gioia, Signore, questi doni per il
sacrificio: aiutaci a celebrarlo con fede sincera e a offrirlo degnamente per
la salvezza del mondo.
Prefazio
E’ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e
fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te,
Signore, Padre Santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro
Signore.
Nel mistero della sua incarnazione egli si è fatto
guida dell’uomo che camminava nelle tenebre, per condurlo alla grande luce
della fede. Con il sacramento della rinascita ha liberato gli schiavi
dell’antico peccato per elevarli alla
dignità di figli.
Per questo mistero il cielo e la terra intonano un
canto nuovo, e noi, uniti agli angeli, proclamiamo con voce incessante….
Dopo comunione
O Dio, che illumini ogni uomo che viene in questo
mondo, fa risplendere su di noi la luce del tuo volto, perché i
nostri pensieri siano sempre conformi alla tua sapienza e possiamo amarti
con cuore sincero.
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