Commento
in questa quinta Domenica di Quaresima la liturgia
della Parola ci invita a riflettere sulla resurrezione di Lazzaro operata da
Gesù, affinché ogni credente possa continuare il suo cammino verso la Pasqua
custodendo nel cuore le parole del Signore: “ Io sono la resurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore,
vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno”. Gesù viene presentato come sintesi delle due nature:
vero uomo (Gesù piange Lazzaro) / vero ed eterno Dio (Gesù resuscita Lazzaro).
E’ anche opportuno soffermarsi sul fatto che Gesù, in qualche modo, sembra
chiedere la collaborazione della Chiesa: riferendosi infatti a Lazzaro,
ancora avvolto dalle bende e dal sudario, invita a “scioglierlo”; come dire, in
altre parole, che lui lo resuscita ma chiede collaborazione dei credenti.
L’episodio di Lazzaro chiude l’attività pubblica di Gesù e apre alla passione;
al tempo stesso la resurrezione di Lazzaro è anticipazione della Pasqua di Gesù:
nel battesimo si compie il passaggio dalla morte alla via in attesa della
resurrezione definitiva. Al catecumeno il battesimo viene presentato come morte e
resurrezione. L’evento di allora si compie oggi nel sacramento di salvezza.
Quale fioritura
Ancora una volta, in questa ennesima Domenica di
Quaresima, siamo chiamati a “fiorire” la nostra aula liturgica senza
utilizzare fiori; ormai abbiamo ampiamente imparato ad usare e valorizzare
elementi vegetali capaci di rispettare il tempo liturgico della nostra celebrazione.
Giunti alla quinta Domenica di Quaresima abbiamo tuttavia la possibilità di
essere leggermente più abbondanti nell’uso di materiale verde: è vero che il
clima penitenziale rimane comunque prevalente, tuttavia, da un lato la
resurrezione di Lazzaro che anticipa e allude alla Pasqua che verrà, dall’altro il
percorso quaresimale che ci introduce ormai alla celebrazione della passione
morte e resurrezione del Signore, ci inducono ad una “fioritura” sempre sobria ma
più evidente rispetto alle domeniche precedenti, quasi a sottolineare la
compiutezza di un cammino di fede che stiamo facendo. Se abbiamo scelto la
strada del “percorso floreale”, possiamo aggiungere una ulteriore composizione
e un nuovo cero (sempre bianco o viola, a seconda della scelta che abbiamo
fatto ad inizio Quaresima); avremo però l’attenzione a rimuovere i fiori che
dovessero essere rimasti dalla domenica precedente: oggi non
dovremmo usare fiori per la nostra composizione! Da evitare nella maniera più
assoluta bende, lacci e sudari: come al solito non abbiamo bisogno di
rappresentare il Vangelo riportando nella composizione elementi assolutamente
impropri ed estranei all’arte floreale. Accanto alla custodia eucaristica
continueremo a deporre la nostra sobria composizione floreale, possibilmente in
tinta col colore liturgico viola del tempo di Quaresima.
Colletta
Quaesumus, Dòmine Deus noster, ut in illa caritàte,
qua Fìlius tuus dìligens mundum morti se tràdidit,
inveniàmur ipsi, te opitulànte, alàcriter ambulàntes.
Vieni in nostro aiuto, Padre misericordioso,
perché possiamo vivere ed agire sempre in quella
carità
che spinse il tuo Figlio a dare la vita per noi.
Collette alternative:
- l’Eterno Padre ha compassione dell’uomo afflitto dal
peccato e lo chiama a vita nuova con la forza dello Spirito
- come la croce del figlio ha stabilitola nuova ed
eterna alleanza, così noi siamo seme che muore e porta frutto
- in Cristo si rinnovano tutte le cose e la sua
salvezza fa rifiorire il nostro cuore
Sui doni
Esaudisci, Signore, le nostre preghiere: tu che ci hai
illuminati con gli insegnamenti della fede, trasformaci con la potenza di
questo sacrificio.
Prefazio
E’ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e
fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre
Santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore.
Vero uomo come noi, egli pianse l’amico Lazzaro; Dio e
Signore della vita, lo richiamò dal sepolcro; oggi estende a tutta l’umanità la
sua misericordia, e con i suoi sacramenti ci fa passare dalla morte alla vita.
Per mezzo di lui ti adorano le schiere degli angeli e
dei santi e contemplano la gloria del tuo volto. Al loro canto concedi,
Signore, che si uniscano le nostre voci nell’inno di lode……………….
Dopo comunione
Dio Onnipotente, concedi a noi tuoi fedeli di essere
sempre inseriti come membra vive nel Cristo poiché abbiamo comunicato al suo
corpo e al suo sangue
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