Quaresima
di Misericordia
“Ecco ora il tempo
favorevole, ecco ora il giorno della salvezza” (2Corinti 6,2). L'Anno santo,
indetto da Papa Francesco, ci viene dato in tutta la sua ricchezza di grazia e
di Misericordia. Le Porte Sante della Chiesa, si sono aperte in tutto il mondo,
a indicare, simbolicamente, la facoltà di accesso all'immenso dono di Dio,
concesso a tutti noi.
Ora, è “il tempo
favorevole...” il tempo del ritorno. Dio
aspetta il nostro incontro con Lui. Aspetta di incontrare me, di incontrare te;
attende il ritorno dell'intera umanità, sconvolta da odi, guerre, genocidi e
violenze fratricide, ad un traguardo di fratellanza e vera umanizzazione.
Tutti abbiamo bisogno di
perdono perché abbiamo peccato; nessuno è senza colpa. Davanti a Dio ci
sentiamo peccatori, bisognosi di misericordia; bisognosi di incontrare il suo
sguardo di non giudizio e di non condanna, quello sguardo che, attraverso Gesù,
lui solo sa dare ai suoi figli. Dio conosce bene il nostro “andare”; fatto di
luci e di ombre, di slanci e smarrimenti, di infedeltà, ambiguità e
contraddizioni. Lui conosce le nostre ferite, la fatica del quotidiano, la
finitezza e la fragilità, che abitiamo.
Ma,
siamo certi che, l'accoglienza della Misericordia del Padre, colmerà i nostri
vuoti e, se lo vogliamo, accompagnerà i nostri passi di conversione sincera,
così che, la nostra vita cristiana non sia fatta soltanto di apparenze,
ma acquisti il suo vero senso, cioè, diventi autentica e quotidiana
incarnazione del Vangelo di Gesù.
La nostra Quaresima assume
il volto della misericordia, se noi compiamo opere di misericordia, e imitiamo
il “Padre dei cieli, il quale fa levare il sole sui cattivi e sui buoni e fa
piovere sui giusti e sugli ingiusti” (Matteo 5,45).
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