Riteniamo opportuno
ribadire qui, come in passato, la linea da tenere circa i fiori in chiesa nel
tempo quaresimale.
Le norme liturgiche
contenute nell' ”Ordinamento Generale del Messale Romano, al n. 305 dicono:
“Nel Tempo di Quaresima è
proibito ornare l'altare con fiori. Fanno eccezione, tuttavia, la domenica
Laetare (lV domenica di Quaresima), le solennità e le feste”.
La norma, secondo
l'interpretazione comune, vieta l'uso dei fiori sull'altare, ma, oltre l'altare
li permette. Quindi, ciascuno si sente autorizzato a fare come crede bene.
Infatti, da decenni assistiamo ad usi ed abusi di fiori durante tutta la
Quaresima; usanza che stride col Tempo
Liturgico, che propone alla comunità cristiana, un cammino di penitenza e di
conversione come preparazione alla Pasqua. Il simbolo che maggiormente parla,
al cuore del credente in questo percorso, è il deserto, con le sue asprezze,
aridità, silenzio, solitudine, abbandono, pericoli; dove Gesù ha abitato,
digiunato e pregato per quaranta giorni.
E'
necessario lasciare qui la parola al deserto e non ai fiori. Cioè, è importante tornare alle radici della
tradizione antica, che ha coltivato, nella liturgia quaresimale, lo stile
sobrio e austero, privo di fiori, per indicare e richiamare al popolo, anche
visivamente, l'essenzialità della vita evangelica.
Una testimonianza
convincente ci viene dalla tradizione monastica, la quale ha conservato, da
sempre, lo stile sobrio e spoglio, che nasce da una spiritualità ricca e profonda; linea
pienamente condivisa da liturgisti, operatori pastorali e catechisti e che
anche noi intendiamo seguire.
Ps. Troverete, a suo
tempo, (sul blog), indicazioni floreali riguardanti la domenica Laetare
(lVdomenica di Quaresima) e un piccolo segno di luce per la domenica della
Trasfigurazione (II domenica di Quaresima).
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