martedì

La “fioritura” nel tempo di Quaresima: un percorso possibile? IV Domenica di Quaresima a cura di Don Danilo Priori

Nella quarta Domenica di Quaresima, Domenica in Laetare, la Chiesa si raccoglie per incontrare Cristo luce di ogni uomo: è lui che viene mandato da Dio per compiere la sua volontà. L’umanità, come il cieco nato, vive nelle tenebre, schiava del peccato e l’incontro col Cristo è liberante, capace di far cadere le tenebre e le catene di ogni dubbio, di ogni mancanza e di ogni disperazione. La testimonianza di fede del cieco nato, che trova in Gesù il dono della salvezza, diventa un invito di salvezza per tutto il popolo di Dio capace di rispondere alla chiamata e recuperare la sua fede. In tal modo il credente, ascoltando la Parola e partecipando all’eucaristia, è chiamato alla luce mediante l’acquisizione a figlio di Dio. L’evento compiuto allora per il cieco nato è per ogni uomo ed oggi si compie per noi quell’evento. In questa giornata al catecumeno viene presentato il cero pasquale: è spento ma si accenderà! Un po’ come la nostra gioia: ancora non è piena, ma lo sarà nell’evento della Pasqua!
Quale fioritura?
        La sobrietà che caratterizza ogni nostra composizione, e che a maggior ragione sarà evidente in questo tempo di Quaresima, ci suggerisce ancora una volta una fioritura semplice, capace di non stravolgere il clima penitenziale del tempo ma, al contempo, di annunciare quel velo di letizia che pervade la liturgia di oggi: siamo infatti nella IV Domenica di Quaresima, domenica in Laetare! Il colore liturgico viola proprio del tempo offre oggi la possibilità di utilizzare il rosaceo, proprio per esprimere anche col colore dei paramenti questo sprazzo di gioia che non intende sviare dal cammino quaresimale, ma tenere accesa la luce della speranza. Quel rosaceo allora, che consigliamo vivamente di utilizzare, sostiene il nostro cammino quaresimale e ci conforta come una sorta di anticipo della luce pasquale verso la quale siamo proiettati in quanto figli di Dio. La nostra composizione floreale oggi potrà quindi avere la presenza di fiori, possibilmente nel colore liturgico del tempo: suggeriamo il viola, magari spezzato col rosaceo (colore del giorno) e col bianco. Una composizione dunque semplice, ma fiorita, che potrebbe eventualmente essere inserita nel contesto delle altre composizioni vegetali che abbiamo realizzato nelle scorse settimane. Ricordiamoci che il viola è un colore freddo e dunque è preferibile non utilizzarlo per quei fiori che andranno a comporre il punto focale, altrimenti la nostra fioritura, specie se vista da lontano, apparirà con una sorta di vuoto al centro. Se utilizziamo il viola, il rosaceo e il bianco potrebbe essere una buona idea scegliere il rosaceo per il punto focale, fiori bianchi e piccoli per la transizione, e fiori viola/violacei per la struttura; il verde come al solito completerà il tutto (si consiglia di usare, se disponibile, qualche rametto di pittosphoro variegato: il suo verde chiaro screziato di bianco ben si integra e amalgama con una fioritura con questa tonalità). A motivo dell’incontro di Gesù luce delle genti, possiamo valorizzare la presenza di candele e luci, sempre facendo attenzione a non scadere nell’allegoria, ma rendendo questi elementi parti integranti della composizione. Se invece abbiamo scelto di aggiungere un cero viola per ogni settimana di Quaresima, possiamo valutare l’idea di aggiungerne oggi uno di colore rosaceo. Faremo particolare attenzione alla custodia eucaristica: sarebbe opportuno oggi realizzare due composizioni (quella della Domenica e quella accanto al tabernacolo) nello stesso stile e utilizzando gli stessi fiori ed elementi vegetali.

Colletta

Deus, qui per Verbum tuum
humàni genéris reconciliatiònem mirabìliter operàris,
praesta, quaesumus, ut pòpulus christiànus
prompta devotiòne et àlacri fide
ad ventùra sollémnia vàleat festinàre.

O Padre, che per mezzo del tuo Figlio
operi mirabilmente la nostra redenzione,
concedi al popolo cristiano
di affrettarsi con fede viva e generoso impegno
verso la Pasqua ormai vicina.

Collette alternative:
- Dio, Padre della luce, apre i nostri occhi con la grazia dello Spirito  e ci fa vedere Gesù quale vera luce.
- I morsi del maligno non possono prevalere sui credenti che si convertono al Figlio innalzato sulla croce e si lasciano amare.
- Dio, Padre buono, accoglie i suoi figli pentiti, li ricopre di splendide vesti e li invita alle nozze dell’agnello.

Sui doni

Ti offriamo con gioia, Signore, questi doni per il sacrificio: aiutaci a celebrarlo con fede sincera e a offrirlo degnamente per la salvezza del mondo.

Prefazio

E’ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre Santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore.
Nel mistero della sua incarnazione egli si è fatto guida dell’uomo che camminava nelle tenebre, per condurlo alla grande luce della fede. Con il sacramento della rinascita ha liberato gli schiavi dell’antico peccato per elevarli  alla dignità di figli.
Per questo mistero il cielo e la terra intonano un canto nuovo, e noi, uniti agli angeli, proclamiamo con voce incessante….


Dopo comunione


O Dio, che illumini ogni uomo che viene in questo mondo, fa risplendere su di noi la luce del tuo volto, perché i nostri pensieri siano sempre conformi alla tua sapienza e possiamo amarti con cuore sincero.

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