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La “fioritura” nel tempo di Quaresima: un percorso possibile? V Domenica di Quaresima a cura di Don Danilo Priori

Commento
in questa quinta Domenica di Quaresima la liturgia della Parola ci invita a riflettere sulla resurrezione di Lazzaro operata da Gesù, affinché ogni credente possa continuare il suo cammino verso la Pasqua custodendo nel cuore le parole del Signore: “ Io sono la resurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno”. Gesù viene presentato come sintesi delle due nature: vero uomo (Gesù piange Lazzaro) / vero ed eterno Dio (Gesù resuscita Lazzaro). E’ anche opportuno soffermarsi sul fatto che Gesù, in qualche modo, sembra chiedere la collaborazione della Chiesa: riferendosi infatti a Lazzaro, ancora avvolto dalle bende e dal sudario, invita a “scioglierlo”; come dire, in altre parole, che lui lo resuscita ma chiede collaborazione dei credenti. L’episodio di Lazzaro chiude l’attività pubblica di Gesù e apre alla passione; al tempo stesso la resurrezione di Lazzaro è anticipazione della Pasqua di Gesù: nel battesimo si compie il passaggio dalla morte alla via in attesa della resurrezione definitiva. Al catecumeno il battesimo viene presentato come morte e resurrezione. L’evento di allora si compie oggi nel sacramento di salvezza.


Quale fioritura
Ancora una volta, in questa ennesima Domenica di Quaresima, siamo chiamati a “fiorire” la nostra aula liturgica senza utilizzare fiori; ormai abbiamo ampiamente imparato ad usare e valorizzare elementi vegetali capaci di rispettare il tempo liturgico della nostra celebrazione. Giunti alla quinta Domenica di Quaresima abbiamo tuttavia la possibilità di essere leggermente più abbondanti nell’uso di materiale verde: è vero che il clima penitenziale rimane comunque prevalente, tuttavia, da un lato la resurrezione di Lazzaro che anticipa e allude alla Pasqua che verrà, dall’altro il percorso quaresimale che ci introduce ormai alla celebrazione della passione morte e resurrezione del Signore, ci inducono ad una “fioritura” sempre sobria ma più evidente rispetto alle domeniche precedenti, quasi a sottolineare la compiutezza di un cammino di fede che stiamo facendo. Se abbiamo scelto la strada del “percorso floreale”, possiamo aggiungere una ulteriore composizione e un nuovo cero (sempre bianco o viola, a seconda della scelta che abbiamo fatto ad inizio Quaresima); avremo però l’attenzione a rimuovere i fiori che dovessero essere rimasti dalla domenica precedente: oggi non dovremmo usare fiori per la nostra composizione! Da evitare nella maniera più assoluta bende, lacci e sudari: come al solito non abbiamo bisogno di rappresentare il Vangelo riportando nella composizione elementi assolutamente impropri ed estranei all’arte floreale. Accanto alla custodia eucaristica continueremo a deporre la nostra sobria composizione floreale, possibilmente in tinta col colore liturgico viola del tempo di Quaresima.

Colletta
Quaesumus, Dòmine Deus noster, ut in illa caritàte,
qua Fìlius tuus dìligens mundum morti se tràdidit,
inveniàmur ipsi, te opitulànte, alàcriter ambulàntes.

Vieni in nostro aiuto, Padre misericordioso,
perché possiamo vivere ed agire sempre in quella carità
che spinse il tuo Figlio a dare la vita per noi.



Collette alternative:
- l’Eterno Padre ha compassione dell’uomo afflitto dal peccato e lo chiama a vita nuova con la forza dello Spirito
- come la croce del figlio ha stabilitola nuova ed eterna alleanza, così noi siamo seme che muore e porta frutto
- in Cristo si rinnovano tutte le cose e la sua salvezza fa rifiorire il nostro cuore


Sui doni

Esaudisci, Signore, le nostre preghiere: tu che ci hai illuminati con gli insegnamenti della fede, trasformaci con la potenza di questo sacrificio.


Prefazio

E’ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre Santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore.
Vero uomo come noi, egli pianse l’amico Lazzaro; Dio e Signore della vita, lo richiamò dal sepolcro; oggi estende a tutta l’umanità la sua misericordia, e con i suoi sacramenti ci fa passare dalla morte alla vita.
Per mezzo di lui ti adorano le schiere degli angeli e dei santi e contemplano la gloria del tuo volto. Al loro canto concedi, Signore, che si uniscano le nostre voci nell’inno di lode……………….




Dopo comunione


Dio Onnipotente, concedi a noi tuoi fedeli di essere sempre inseriti come membra vive nel Cristo poiché abbiamo comunicato al suo corpo e al suo sangue

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