domenica
La composizione simbolica della prima domenica di Quaresima
La composizione per la liturgia nasce sempre dalla Parola di Dio, meditata, accolta e vissuta.
• In Quaresima la composizione sarà una sola.
Il deserto ci ispirerà la scelta degli elementi simbolici (come rami secchi, rami spinosi, radici, piccole piante selvatiche, pietre grezze... ecc. poche cose sono sufficienti), da elaborare e disporre con cura creativa, per essere in seguito presentati alla Comunità celebrante, cosi che tutti possano essere aiutati a entrare nel deserto e a farne, in qualche misura, l'esperienza interiore.
Lo stile rustico, a cui si è poco abituati, sostituisce lo stile elegante dei fiori adatto per la festa e, con messaggio appropriato, raggiunge le nostre sensibilità con una sua efficacia. Anche l'arte povera può trasmettere messaggi inediti, che illuminano e richiamano alla semplicità della vita. Lo Spirito di Dio lavora anche attraverso i segni semplici e va oltre le nostre abitudini, le preferenze, i preconcetti, le tradizioni, educando il nostro cuore all'essenziale.
• Una seconda possibilità potrebbe essere data da una composizione preparata con sole foglie, di varietà diverse, (oppure foglie e rami).
• La terza possibilità potrebbe essere una semplice pianta verde.
A questo punto sembra importante un chiarimento circa i fiori in chiesa nel tempo quaresimale.
Le norme liturgiche contenute nell'Ordinamento Generale del Messale Romano al
n. 305. dicono: “Nel Tempo di Quaresima è proibito ornare l'altare con fiori. Fanno eccezione, tuttavia, la Domenica Laetare (IV di Quaresima), le solennità e le feste”.
La presente disposizione, secondo l'interpretazione comune, non permette l'uso dei fiori sull'altare ma oltre l'altare si, (quindi, i fiori si mettono); forse va tenuto presente che la norma non contiene divieti rispetto ad altri orientamenti riguardanti i fiori in chiesa durante la Quaresima; si potrebbe anche scegliere di non mettere fiori.
Una testimonianza lampante ci viene dalla tradizione Monastica, che ha conservato la linea austera di sempre, la quale esclude la gioia dei fiori durante la Quaresima, come richiamo costante alla penitenza e alla conversione; linea che include, una pedagogia spirituale, pienamente condivisa anche da molti pastori, educatori e liturgisti e che qui vogliamo sostenere.
Fr. Didiér Mouvet monaco benedettino dell'Abbazia di Tamié (Francia)
Suor Maria Giorgia Mana
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